Il ciclo, ambientato sulle principali vette delle Dolomiti, è un'indagine sul rapporto uomo-morte-montagna. Gli alpinisti che vi appaiono, generalmente soli, hanno vissuto con quella montagna momenti estremamente significativi della loro esistenza. Tutte le storie si ispirano ai necrologi di Dino Buzzati pubblicati sul Corriere della sera dell'epoca dedicati a questi uomini, ma soprattutto al suo magico rapporto con le montagne.
Nei quadri:
DINO BUZZATI - LO SCHIARA
Dino Buzzati scrittore, disegnatore e pittore, giornalista, "raccontatore d'arte", alpinista.
"... Sai perché io amo l'alpinismo? Si la gioia di superare un passaggio, i vasti silenzi, i misteri di un anfratto, la perfezione di un diedro, sì, il succo, cioè il sale, oltre alla paura, la meravigliosa vittoria sulla paura ... ma il segreto è la vittoria sulla nostra quotidianità, il vedere oltre un orizzonte, su, su, fino alla luna."
(da "I miei Buzzati"
di Rolly Marchi)
PAUL PREUSS - SASSOLUNGO SASSO PIATTO
Paul Preuss Il padre dell'arrampicata libera, nelle sue più di mille ascensioni rifiutò sistematicamente ogni ausilio artificiale. Scrittore arguto e raffinato. Emmy Eisenberg al suo fianco "...
compagna ideale, leggera come una piuma ..."
TITA PIAZ - CATINACCIO
Tita Piaz "Il Diavolo delle Dolomiti ... una testa calda, un anarchico, un esagitato a volte..."
Maestro di arrampicate brevi, ma intense, classificate tra il difficile e l'impossibile.
Nel suo zaino il compagno Satana.
EMILIO COMICI - SORAPIS AL DITO DI DIO
Emilio Comici "Tra gli alpinisti romantici è il più romantico...", teso all'adorazione del bello identificato nella linea più pura e diretta tracciata sulla parete. La figuretta di Bruna Bernardini (1913/1932) nelle nebbie.
ATTILIO TISSI - LE TRE CIME DI LAVAREDO
Attilio Tissi Un uomo grande, alpinista appassionato e partigiano, un eletto nel regno del 6° grado
"... un uomo che parlava poco e non si aspettava che parlassero di lui."
Qui con la moglie Mariola alle Lavaredo, dove è caduto.
ANGELO DIBONA - TOFANE
La guida Angelo Dibona "Il principe della montagna" nei suoi cinquant'anni di vita alpinistica, per le sue ascensioni, passa dalle sue Dolomiti ad altri grandi spazi delle Alpi e li conquista.
ANDREA OGGIONI - CINQUE TORRI
Andrea Oggioni Muore nella disastrosa ritirata dal Pilone Centrale di Freney al Bianco
"... demolito a colpi di tormenta e di gelo finché si è arreso..." è l'immagine sua di storia alpinistica, ma aveva fatto molto prima.
SEVERINO CASARA - MARMAROLE
Severino Casara cantore di Emilio Comici "... era un avvocato vicentino con il viso ascetico di un mistico."
regista, scrittore, narratore di piccole storie e leggende di montagna oltre che di un epico mondo alpinistico di cui faceva attivamente parte.
ETTORE ZAPPAROLI - LATEMAR
Ettore Zapparoli musicista, scrittore, alpinista.
Scomparso tra le solitudini di una delle più vaste pareti d'Europa.
"... lo consideravano l'artista, il fuori regola, il bohémien, un Peter Pan adulto, un personaggio ottocentesco nato con ritardo di un secolo".
Ciascuno dei personaggi e dei luoghi che hanno contribuito a raccontare la storia di Casimiro ha lasciato una traccia, piccola o grande, marcata o più discreta nel racconto, mescolando la sua storia a quella del protagonista della biografia. In definitiva facendo sì che s'avverasse la frase di John Donne, posta da Hemingway sulla porta di uno dei libri della mia adolescenza:
"Nessun uomo è un'isola intero in se stesso. (...) E così non mandare mai a
chiedere per chi suona la campana: Essa suona per te".
Nei quadri:
CASIMIRO FERRARI
WALTER BONATTI
CARLO MAURI (BIGIO)
RICCARDO CASSIN
GIUSEPPE ALIPPI (DET)
BENVENUTO LARITTI
Opere dal ciclo Sass Cavall - Giuseppe "Det" Alippi tra storia e leggenda.
5 tavole (matite su cartoni di differente grana e spessore)
Il Sasso Cavallo: un pezzo di natura che nel tempo si è trasformato in cultura. Un totem con il suo popolo (non necessariamente quello nato ai suoi piedi, ma quello che per misteriosi motivi ne è stato attratto), i suoi sacerdoti, i suoi cantori, gli eletti (il principe, i cavalieri, ecc.), le fate e, in cima a tutti, l'unico che ha acquisito il permesso di relazionarsi in modo intimo e segreto con l'obelisco di roccia, il Gran Mago, il Det Alippi. Un monumento di calcare capace di far nascere leggende e alimentare i miti. Di far turbinare i pensieri, aggrovigliare le riflessioni e regalare ai suoi adepti sguardi lunghi e pensieri fecondi.
(dalla presentazione di Roberto Mantovani)
La particolarità del segno grafico e del supporto non permette una soddisfacente riproduzione dei soggetti, l'autrice ha scelto di sostituirli con le guide alla lettura delle opere.
Il racconto disegnato di episodi legati alla conquista di grandi montagne.
Storie antiche: legami forti fra uomini, rocce e ghiacci.
La carta accoglie le matite con morbidezza di cotone.
I contrasti si attenuano e gli elementi si chiariscono all'avvicinarsi.
Qua e là esplodono gli spazi scuri dell'inconoscibile e della paura.
Guida alla lettura delle opere:
Because it's there (cm 40x100) - Everest
Our most desired Peak (cm 37x96) - K2
Die Brüder (cm 33x85) - Nanga Parbat
Die weisse Spinne (cm 33x80) - Eiger
Ah, les belles Montagnes ! (cm 30x78) - Il Cervino
Il Regno della Luna (cm 35x90) - Monte Bianco
Gigiat .. tra stelle e tempeste (cm 30x80) - Pizzo Badile
El Viento Azul (cm 26x75) - Patagonia
La mostra è stata strutturata considerando che, nel 2013, ricorre il 150° del Club Alpino Italiano.