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Dal 1° Giugno al 30 Settembre 2017.
I dodici quadri del ciclo "Le Montagne grandi. Vette e Pareti: i Respinti. Dei, Guerrieri e Poeti: i Vinti..." sono in esposizione, su invito, presso il Museo nelle Nuvole sul Monte Rite al Messner Mountain Museum Dolomites. Messner Mountain Museum
Luisa con Marianne, la Direttrice del MMM Museo nelle Nuvole, sul monte Rite.
Dal sito del MMM Museo nelle Nuvole del Monte Rite:
DOLOMITES
Die großen Berge
Luisa Rota Sperti erzählt uns mit ihren feingezeichneten Bildern die Historie des modernen Alpinismus von seinen Anfängen bis in unsere Tage. Mit der ersten Besteigung des Mont Blanc 1786 beginnt jene „Eroberung“ der höchsten Alpengipfel, die weit über 200 Jahre lang weitergeht – immer nach der Prämisse möglich zu machen, was andere für unmöglich halten. Nach Jahrtausenden, in denen die Berge tabu waren, wird mit der Aufklärung der Schleier des Erhabenen von den Alpengipfeln genommen und die Industrialisierung erlaubt es einem wohlhabenden Kreis von Wissenschaftlern und Privilegierten, auf die höchsten Berge der Alpen zu steigen. Nach dieser ersten Phase des Alpinismus werden immer schwierigere Wege zu den bereits bestiegenen Gipfeln gesucht – der Weg wird das Ziel – dann das Erobern der Gipfel in den Anden, im Kaukasus, im Himalaja fortgesetzt. Heute ist der Alpinismus eine globale Erscheinung, er ist in viele Disziplinen zerfallen, der Tourismus mit seinen dafür notwendigen Infrastrukturen hat den Gipfel des Mount Everest erreicht. Die AlpinistInnen gehen weiterhin dorthin, wo sie auf sich selbst gestellt und in Eigenverantwortung ihren Visionen folgen – irgendwo ans Ende der Welt.
Traduzione dal tedesco:
DOLOMITI
Le grandi montagne
Luisa Rota Sperti ci racconta con le sue belle immagini la storia dell'alpinismo moderno dagli inizi fino ai nostri giorni. Con la prima salita del Monte Bianco nel 1786, la "conquista" delle alte vette alpine, che continua per oltre 200 anni, comincia sempre a rendere possibile ciò che gli altri considerano impossibile. Dopo millenni, dove le montagne erano tabù, il velo del sublime fu tolto dalle vette alpine, e l'industrializzazione consentì ad un ricco circolo di scienziati e privilegiati di salire sulle montagne più alte delle Alpi. Dopo questa prima fase di alpinismo, si cercano percorsi sempre più difficili ai picchi già scalati - il modo è l'obiettivo - poi la conquista dei picchi delle Ande, nel Caucaso, nell'Himalaya. Oggi l'alpinismo è un fenomeno globale, è decaduto in molte discipline, e il turismo con le sue infrastrutture necessarie ha raggiunto la vetta del Monte Everest.
Gli alpinisti continuano ad andare dove sono autosufficienti e seguono le loro visioni - da qualche parte alla fine del mondo.
Le Montagne grandi. Vette e Pareti: i Respinti. Dei, Guerrieri e Poeti: i Vinti...
- Because it's there (cm 40x100)
- Our most desired Peak (cm 37x96)
- Die Brüder (cm 33x85)
- Die weisse Spinne (cm 33x80)
- Ah, les belles Montagnes! (cm 30x78)
- Il Regno della Luna (cm 35x90)
- Gigiat .. tra stelle e tempeste (cm 30x80)
- El Viento Azul (cm 26x75)
- Mani (cm 37x93)
- Dee (42x93) - Cordata per il cielo (cm 20x64)
- El capitán (26x80)
--> Quattro opere dal cicloKailãs: Viaggiatori incantati e pellegrini sono state scelte per essere inserite nel Messner Mountain Museum Firmian a Bolzano. In uno dei passaggi del percorso nella Torre Ovest (che dà spazio alle montagne chiave: i "7 summits" e gli Ottomila), sono state tematizzate anche le montagne sacre. Dettagli delle opere esposte
--> Nel corso della Mostra dedicata ai 70 anni di Reinhold Messner, a Castel Firmiano viene esposto il ritratto "Uomo Montagna", una fusione onirica di R.Messner con il Kailãs. L'opera fu dedicata, al tempo della sua realizzazione, al rispetto dell'Alpinista verso la sacra vetta. Dettagli