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FIABE, FAVOLE, LEGGENDE E UNA SAGA DELLA VAL MERIA
Comune di Roana Altopiano di Asiago 7 comuni (VI)
4ª Edizione del Hoga Zait- Il festival Cimbro
La mostra è visitabile dal 2 al 31 Luglio
lun-mer-ven 9.00-13.00 mar-giov 9.00-13.00; 14.00-18.00
Domenica 12 Luglio alle ore 17,00 presso la sala consiliare del Municipio di Canove inaugurazione con l’autrice e Giancarlo Mauri (alpinista e viaggiatore) In occasione dell'inaugurazione nei giorni di sabato 11 e domenica 12 la mostra sarà visitabile nei seguenti orari: 10.00-12.00; 15.00-19.00
In concomitanza: “Di albero in albero...” recita Luigi Maniglia
“Tre cavalli e un pezzo di luna” film documentario di Ferruccio Ferrario e Ruggero Meles.
HOGA ZAIT 2009 - LUISA ROTA SPERTI
FIABE, FAVOLE, LEGGENDE E UNA SAGA ALL’OMBRA DELLE GRIGNE
Una mostra singolare: quadri che nascono da storie e storie che rinascono dai quadri.
Quadri che interpretano o illustrano grandi storie di penna (Il Signore degli Anelli) o
di tradizione (Le leggende nelle Dolomiti) e poi...
Racconti di pura invenzione come l'eco-fiaba Stella stellina, oppure ispirati a fatti
realmente accaduti (La Schola del Bonduhãc).
Altri ancora nati dall'incontro fra antiche leggende e il proprio vissuto, come Pino, la
morte e il Pelmo, la saga della Val Meria e del Sasso Cavallo che intrecciano, sullo
sfondo delle Grigne, realtà e fantasia con sottili note da brivido...
Parole e immagini che si inseguono e si completano. Si specchiano le une nelle altre.
Protagoniste sempre le montagne. Mistico e magico diventano i segni dello spirituale
che si veste di parole e immagini.
C'è una sorta di ciclicità che risponde implicitamente alla domanda se all'origine della
passione per il magico e il mistico ci sia l'amore per la montagna, o se la prospettiva
vada rovesciata; si elevano e rivelano insieme, come le montagne.
C'è il Monte Fato nel Signore degli Anelli, e si svolge intorno al Pelmo il deambulare
della crescita di Pino. Nella Schola del Bonduhãc è il Monte Toc che precipita verso il
Vajont. E sono molti i monti ed altipiani dai nomi curiosi che fanno da sfondo alla
vicenda di Stella.
E ancora, nella Saga della Val Meria è lui, il Sass Cavall, sorta di monte Fato spuntato
in mezzo alle Grigne, a dominare la scena, in simbiosi quasi perfetta col suo
"domatore" quel Det Alippi che lì vicino ha terra ed animali.
Innumerevoli sono poi i gruppi dolomitici delle Leggende "Ai Confini del Cielo"
riraccontate da Carlo Felice Wolff.
E alla fine del percorso, in due tavole, l'omaggio per chi le montagne ha saputo
cantarle con le parole: dall'amato Buzzati, narratore di storie grandi e piccole, a
Mario Rigoni Stern cuore dell'Altipiano che ospita la mostra.
Alberto Benini
E' un grande privilegio vivere in prossimità dell'inconscio: ci permette di avventurarci in luoghi sconosciuti, di fare incontri inaspettati, di essere sorpresi dalla vita non ancora vissuta.
"L'inconscio - scriveva Carl Gustav Jung - è l'ignoto che ci tocca direttamente..., contiene tutte le combinazioni della fantasia che non hanno ancora varcato la soglia" (1958).
Gli uomini creativi, gli artisti, hanno il vantaggio di essere estremamente permeabili ai contenuti inconsci, che riescono ad accogliere e lasciare radicare senza troppe ansie o timori, per poi restituirli al mondo con nuove forme e colori.
Le fiabe, i sogni, le immagini dipinte - cantate - danzate, ci mostrano il fluire costante della vita inconscia nella sua dimensione più istintiva, naturale e profondamente umana e permettono alla psiche, specchio del mondo e dell'uomo, di continuare a esprimersi con sempre nuove immagini. Ma "la psiche vive non nelle immagini delle tempeste, dei tuoni, dei lampi, della pioggia e delle nuvole, ma nelle fantasie emotive che esse suscitano" (Jung, 1931).
Le espressioni artistiche veicolano emozioni che da sempre albergano nel profondo di ciascuno di noi, liberando nuova energia per riconquistare la vita sempre da capo. Le fantasie "affettive", ripetendosi continuamente in modo tipico dalla nascita dell'umanità, danno luogo alla formazione di motivi mitici, gli archetipi, che ritroviamo nelle fiabe di tutto il mondo.
"I draghi vivono nei corsi d'acqua, nei guadi o in altri passaggi pericolosi, i diavoli negli aridi deserti o in pericolosi crepacci tra le rocce, gli spiriti dei morti abitano nel sinistro folto delle foreste di bambù, le naiadi traditrici e i serpenti acquatici nelle profondità marine..." ( Jung, 1931).
L'inconscio collettivo è il custode di tutte le esperienze umane fino dai più oscuri primordi. E' un magma dal quale sorgono continuamente montagne, fiumi, alberi, vite umane e al quale ogni cosa ritorna per poi rinascere a nuova vita e trasformata.
Luisa con le sue fiabe e narrazioni dipinte si è fatta portatrice e strumento di contenuti psichici, che da sempre abitano la mente umana, ma che ogni volta che trovano una nuova forma espressiva si ricreano e creano, conducendoci verso una sempre maggiore differenziazione e presa di coscienza.
Susanna Brambilla (Psichiatra - analista junghiana)
Pino, la morte e il Pelmo - 2000
Dall'alba al tramonto all'alba nuova una favola intorno alla montagna.
Percorso al MONTE PELMO (di)segnato sui sentieri
Stella Stellina - 2004
Eco/fiaba disegnata, raccontata e cantata
con gioco dell'oca e fisarmonica
Sass Cavall - 2005/6
Una saga della Val Meria recitata, disegnata, dipinta;
dai piedi delle Grigne fino al cielo...
Ai Confini del Cielo - 2006/9 e oltre...
Leggende nelle Dolomiti (Omaggio a Carlo Felice Wolff)
"De roba véjes e de prumes tempes ayo aldi e vo kunté bayèdes"
"Di cose antiche e di tempi passati ho udito e voglio raccontare"
Il Signore degli Anelli - 1979/82
"...saranno quelli che verranno dopo
a dare il nome di leggende ai nostri tempi"
Vajont - La schola del Bonduhãc - 2004
Ritratto/fiaba con Mauro Corona;
dedicato ai bambini scomparsi nell'acqua del Vajont.